Djena affetta da anemia falciforme che sorride e guarda in alto

SUPPORTO LAVORATIVO E FORMATIVO PER L’ANEMIA FALCIFORME

Affrontare le sfide sul lavoro

Se sei affetto da anemia falciforme, potresti aver dovuto smettere di lavorare o avere scoperto che la tua malattia ha un impatto sulla tua vita lavorativa. Ciò potrebbe aver causato stress o ansia. È importante ricordare che dovresti avere le stesse opportunità di tutti gli altri.

Potresti aver diritto ad un supporto sul posto di lavoro, e più sei a conoscenza di ciò che è a disposizione, più ti sentirai sicuro/a nel portare avanti il tuo lavoro.

Renna guardando il suo telefono, due mani che tengono un cuore d'amore

Se hai un dubbio specifico riguardo al lavoro, puoi trovare gruppi di sostegno e altri servizi di supporto vicino a te che possono aiutarti. Anche la tua organizzazione di pazienti locale potrebbe essere in grado di fornire supporto e consulenza.

John affetto da anemia falciforme prende appunti

Iniziare bene: sostegno per la scuola o l’università

Se sei ancora a scuola o all’università, potresti dover affrontare delle sfide che potrebbero influire sulla tua istruzione. La gestione dell’anemia falciforme richiede tempo e impegno, e ciò può comportare la perdita di opportunità.

Gli insegnanti e i coetanei a scuola potrebbero non comprendere l’anemia falciforme l’effetto che ha sulla tua vita. Ma è importante sempre far sapere loro di quale supporto hai bisogno per ridurre i suoi effetti sulla tua istruzione, se ti senti a tuo agio nel farlo. Assicurati di conoscere da subito i tuoi diritti in modo da acquisire la fiducia necessaria per chiedere supporto quando ne hai bisogno. In questo modo, sarà più facile farlo quando inizierai a lavorare.

Conoscere i propri diritti e ottenere il supporto necessario

Qualunque sia la sfida che stai affrontando, comprendere i tuoi diritti e sapere quale supporto puoi chiedere è di aiuto per poter proseguire la tua istruzione e la tua carriera.

Djena affetta da anemia falciforme che guarda in camera

    Le linee guida esplicitano che ai pazienti affetti da talassemia major o drepanocitosi, nonché da talasso-drepanocitosi e talassemia intermedia in trattamento trasfusionale o con idrossiurea debba essere riconosciuta la condizione di portatore di handicap con connotazione di gravità (articolo 3 comma 3 della Legge 104/92).

      • La legge 449/2001 prevede il riconoscimento di un’indennità per i soli lavoratori affetti dalle 4 patologie di cui al comma 1 dell’art.39. Infatti, il predetto comma recita: “I lavoratori affetti da talassemia major (morbo di Cooley) e drepanocitosi, nonché talasso-drepanocitosi e talassemia intermedia in trattamento trasfusionale o con idrossiurea, che hanno raggiunto un’anzianità contributiva pari o superiore a dieci anni, in concorrenza con almeno trentacinque anni di età anagrafica, hanno diritto a un’indennità annuale di importo pari a quello del trattamento minimo delle pensioni a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti”.

      In particolare,  la prestazione economica viene erogata, su domanda dell’interessato presentata tramite apposita procedura di competenza dell’INPS, in favore dei lavoratori affetti da talassemia major (morbo di Cooley), drepanocitosi (anemia falciforme), talassodrepanocitosi e talassemia intermedia in trattamento trasfusionale o con idrossiurea, con concessione dell’indennità che siano in possesso di determinati requisiti sanitari e contributivi (riconoscimento della patologia, almeno 10 anni di anzianità contributiva e 35 anni di età) e che abbiano cittadinanza italiana e residenza stabile in Italia (mentre per gli stranieri occorre l’iscrizione all’anagrafe o il permesso di soggiorno di almeno un anno).

      • Inoltre, il paziente rientra a pieno nel novero dei soggetti a cui si rivolge la legge 104/1992, che conferisce, a margine dell’indennità precedente, una serie di benefici, tra cui il diritto di fruire di due ore di permesso giornaliero o di tre giorni di permesso mensile retribuiti, sulla base della retribuzione effettivamente corrisposta e coperto anche ai fini pensionistici da contribuzione figurativa, di astenersi da lavoro.
      • L’indennità di cui possono godere è annuale e l’importo, proprio come stabilito nel comma, è pari al trattamento minimo delle pensioni a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (poco più di €500 mensili). Qui il link dove è possibile consultare le tabelle sulla variazione del trattamento minimo pensionistico nel corso degli anni. Come stabilito dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ("INPS") nella Circolare n. 154/2002 "Istruzioni contabili relative all'indennità prevista dalla Sezione 39 comma 1 della Legge 448/2001" l'indennità è annuale, e l'importo, che è versato oltre 13 pagamenti mensili, è pari al trattamento pensionistico minimo a carico del Fondo pensioni dei dipendenti. Il suddetto trattamento pensionistico minimo è attualmente pari a circa Euro 500/600 e può variare ogni anno.
      • Tale beneficio, che ha una funzione di sostegno al reddito, può essere cumulato sia con la retribuzione sia con qualsiasi altra prestazione previdenziale o assistenziale, senza limite di reddito.
      • In quanto prestazione assistenziale, è esente da IRPEF.
      • L’indennità è pagata dall’INPS anche ai lavoratori che versano la contribuzione ad altri Enti Previdenziali.

      Continua a parlare con il tuo team medico

      Il modo in cui scegli di gestire la tua vita con l’anemia falciformeè personale. Continua a parlare con il tuo team medico dei modi con cui gestire il tuo benessere fisico ed emotivo sul posto di lavoro.

      Ricorda che hai dei diritti sul posto di lavoro. Se ritieni di essere stato trattato in modo ingiusto, vi sono servizi che possono fornire consulenza e supporto. Consulta la nostra pagina Community per vedere quale supporto è disponibile nelle tue vicinanze.

        Coming Soon

        Footer